Acque, fanghi e rifiuti

Acque, fanghi e rifiuti

Emissioni in atmosfera

Acque destinate al consumo umano

I controlli sulle acque destinate al consumo umano vengono eseguiti ai sensi del D. Lgs.31 del 02/02/01 (Attuazione della direttiva 98/83 relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano). Tale decreto definisce le caratteristiche di qualità che deve avere l’acqua per potere essere considerata potabile. Prelievi, analisi chimiche e microbiologiche a riguardo, assumono carattere routinario su acque di falda e di pozzo che devono essere controllate al fine di garantire la potabilità nel caso di approvvigionamento idrico autonomo di utenze private (ad esempio per l’ottenimento dell’abitabilità), oppure nell’ambito di pubblici esercizi per l’ottenimento dell’agibilità e, non meno importante, nel controllo degli approvvigionamenti idrici autonomi in ambito industriale.

Acque di falda

Il campionamento e la ricerca dei vari inquinanti in questa tipologia di acque viene eseguita ai sensi del D.M. 471 del 25/10/1999 (Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modifiche e integrazioni) e ai sensi delle varie procedure regionali/provinciali in vigore.
Contatti

Acque reflue

Prelievi e analisi chimiche e microbiologiche di acque di scarico depurate e non, provenienti da insediamenti produttivi e/o da impianti di depurazione pubblici vengono eseguiti nel rispetto delle legislazioni vigenti e cioè del D.Lgs. 152 del 11/05/99 (Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE 
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    concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole) e successive modifiche e integrazioni, del D.M. del 30/07/99 Limiti agli scarichi industriali e civili che recapitano nella laguna di Venezia e nei corpi idrici del suo bacino scolante, ai sensi del punto 5 del decreto interministeriale 23 aprile 1998 recante requisiti di qualità delle acque e caratteristiche degli impianti di depurazione per la tutela della laguna di Venezia) e del D.M. 185 del 12/06/03 Regolamento recante norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue in attuazione dell’articolo 26, comma 2, del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152).


    Tali controlli sono indispensabili non solo per monitorare il buon funzionamento dell’impianto e la qualità delle acque trattate, ma anche per l’inoltro di domande di autorizzazione allo scarico per nuovi insediamenti produttivi e/o per insediamenti già esistenti che devono adeguarsi alle nuove normative in materia.

Acque superficiali

Campionamenti e analisi chimiche e microbiologiche di acque superficiali provenienti da fiumi, laghi e mare, idonee alla balneazione, vengono eseguiti nel rispetto del D.P.R. n. 470 del 08/06/82 (Attuazione della direttiva CEE n. 76/160 relativa alla qualità delle acque di balneazione) e successive modifiche e integrazioni. 
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    Nel caso in cui l’acqua superficiale debba essere destinata alla produzione di acqua ad uso potabile, a colture ittiche o semplicemente debba essere monitorata la classe di qualità della stessa, i controlli dell’acqua devono rispettare quanto indicato nei vari allegati del D. Lgs. 152/99. Lo stesso decreto infatti regolamenta le caratteristiche di qualità relative ai corpi idrici superficiali, caratteristiche regolamentate anche dal D.M. 367 del 06/11/03(Regolamento concernente la fissazione di standard di qualità nell’ambiente acquatico per le sostanze pericolose, ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152).

Acque di piscina

I controlli su acque di piscina (sia pubbliche che a gestione privata) vengono eseguiti ai sensi della Norma UNI 10637/97 (Requisiti degli impianti di circolazione, trattamento, disinfezione e qualità dell’acqua di piscina) la quale definisce i requisiti chimici e microbiologici delle acque destinate all’utilizzo negli impianti sopra citati. Nelle regioni in cui sono state elaborate specifiche disposizioni, i controlli vengono eseguiti anche ai sensi dell’Accordo del 16/01/2003 (Accordo tra il Ministro della salute, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano sugli aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio).

Altri servizi

Stesura pratica autorizzativa per lo scarico di acque in corso superficiale e in rete fognaria

Stesura pratica autorizzativa per la denuncia al Genio Civile regionale di pozzi adibiti all’approvvigionamento idrico autonomo

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